Sono sempre più frequenti le verifiche e le ispezioni svolte da parte delle autorità fiscali (Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza) nei confronti di soggetti che hanno sviluppato nuovi modelli di attività economico-commerciali e nuove professioni digitali, quali web influencer, blogger, digital creators, influencer marketing, ecc.
Le attività ispettive sono rivolte, oltre che agli aspetti fiscali, anche alla verifica del rispetto degli obblighi sul trattamento dei dati personali, diritto d’autore, tutela dei marchi e divieto di pubblicità occulta. La materia è, quindi, articolata e complessa e richiede il supporto di professionisti che sappiano indirizzare e consigliare nella scelta della corretta impostazione giuridico-contabile dell’attività svolta.
La diffusione su internet di prodotti multimediali (games, video, pubblicazioni sui social, ecc.) e la creazione di diverse forme di relazione duratura con i propri followers possono nascondere, se ben analizzate, l’esercizio di attività economica avente carattere professionale o d’impresa.
Soffermandoci in particolare sugli aspetti fiscali, è di fondamentale importanza comprendere quando l’attività svolta sul web passa dall’essere una semplice passione che occasionalmente e in modo non continuativo consente di “arrotondare” le entrate personali dall’essere un’attività economica che richiede l’apertura di partita IVA e l’assolvimento degli obblighi fiscali e previdenziali (fatturazione, tenuta della contabilità, dichiarazione dei redditi, versamento di contributi previdenziali, ecc.).
Nell’analisi della situazione è necessario affidarsi ad un professionista nel campo contabile e fiscale con il quale comprendere le caratteristiche dell’attività svolta ed individuare la corretta soluzione al caso specifico al fine di non incorrere in sanzioni in caso di verifiche ed ispezioni.